E Adamo mentre nell’ Eden vi guardava –
filo d’erba sasso scorrere d’acqua cavallo veloce –
contemplando nell’ inconsapevolezza
ormai sfuggente
la propria immagine nel tutto,
si illuminò di meraviglia e tremò di paura.
Ed ora l’acqua che scorre è torrente fiume cascata –
l’argilla mattone l’albero sedia –
Indifferenti vi diamo un nome in funzione nostra,
noi menti incorporee di fronte all’universo,
noi orgogliosa confusa immagine di un Dio.
Nulla – filo d’erba sasso legno argilla mare –
di noi sapete. Insieme dal limo primordiale
ignari esistiamo.